Con il mio niente

Trattava suo marito a pesci in faccia. Lo scherniva di continuo prendendolo in giro davanti a tutti, come se fosse il suo zimbello. Sempre qualcosa da criticare, da ridire su di lui.

Le poche volte che sono stato a casa loro i gesti più consueti nei confronti del marito erano scrollate di spalle, occhi al soffitto. Le parole più frequenti un misto di commiserazione e compassione.

Lui sempre zitto a incassare i colpi come un sacco pieno di sabbia. Condiscendente, benevolo. Un santo votato al martirio.

Poi un giorno è morto. Finito sotto una macchina.

Lei ora al telefono piange. E mentre cerco di consolarla controvoglia se ne esce con questa frase: “Quando c’era lui con il mio niente ero una signora.”

Sbigottito la sto a sentire ancora qualche minuto senza ascoltarla. Penso a lui. Poveraccio. E con una scusa metto giù.

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